LA PREVENZIONE PRIMA DI TUTTO

Molte donne sanno che un tumore al seno può manifestarsi anche in assenza di specifici fattori di rischio, per cause che ancora non si conoscono.
Ecco l’importanza della diagnosi precoce, che si attua prestando anche attenzione alle eventuali modificazioni presentate dalla mammella, partecipando hai programmi di screening mammografico e sottoponendosi a periodici controlli clinico-strumentali. La diagnosi precoce in assenza di sintomi è fondamentale.

Quali sono i segni che devono indurre a visita medica?

Nella maggior parte dei casi il tumore mammario si manifesta come un nodulo, variabilmente duro alla palpazione. Inoltre altri segni devono essere tenuti in considerazione

- Retrazione della pelle
- Arrossamenti localizzati o diffusi
- Retrazione/modifica del capezzolo
- Secrezione del capezzolo
- Comparsa di nodulo ascellare In genere il tumore della mammella non provoca dolore.
Nessuno di questi segni o sintomi è sicuramente indicativo della presenza di un tumore al seno.

Per tale motivo qualsiasi cambiamento che la donna individui a carico del proprio seno deve indurla a richiedere un controllo da parte del proprio medico e/o di un senologo.

Quali sono gli esami per scoprire precocemente il tumore della mammella?

E’ importante scoprire il tumore il più precocemente possibile.
Scoprendo un tumore quando misura meno di un centimetro, la probabilità di guarigione è di oltre il 90%, gli interventi sono conservativi e non procurano seri danni estetici alla donna.


COSA FARE SE...


SEI UNA RAGAZZA O UNA GIOVANE DONNA

Ecco cosa puoi fare per ridurre il rischio di tumore al seno:

• Dai 16 ai 18 anni praticare l’autoesame mensile.
• Dai 25 anni effettuare annualmente una visita senologica con esame ecografico.

Conoscere i fattori di rischio non modificabili:

• Familiarità (presenza nelle famiglie di più componenti, madre, sorella, zia, nonna con un vissuto di tumore al seno e/o ovaio
• Neoplasia e trattamenti pregressi (tumore all’utero o all’ovaio, lesioni preneoplastiche della mammella, radioterapia della parete toracica)
• Mutazioni di specifici geni (alcune mutazioni a carico di specifici geni esempio BRCA e BRCA2). Se ereditate, aumentano il rischio di sviluppare un tumore alla mammella o all’ovaio

Intervenire su fattori di rischio modificabili (prevenzione primaria):

• Obesità: nel tessuto adiposo in eccesso vengono prodotte maggiori quantità di insulina e di estrogeni in grado di stimolare la proliferazione cellulare
• Scarsa attività fisica: un regolare esercizio fisico favorisce aumento delle difese immunitarie e restituisce all’organismo equilibrati rapporti ormonali
• Scarso consumo di frutta fresca e verdura: il consumo regolare di frutta fresca, verdura, olio extra vergine d’oliva riducono il rischio
• Alcool: il rischio di tumore al seno aumenta proporzionalmente al quantitativo assunto
• Fumo: il rischio sembra aumentare nelle fumatrici

Modificare gli stili di vita significa eliminare quei fattori di rischio da cui dipendono oltre il 20% dei tumori al seno.
Per tale ragione, il mondo scientifico considera il controllo dello stile di vita, praticare una regolare attività fisica, controllare il peso corporeo, limitare il consumo di alcool, scegliere con cura la propria alimentazione e regolamentare l’assunzione di terapia ormonale dopo la menopausa, uno strumento valido per la prevenzione del carcinoma mammario, efficace e raccomandabile.

SEI UNA DONNA NEL FIORE DEGLI ANNI

Ecco cosa puoi fare per ridurre il rischio di tumore al seno:

Conoscere i fattori di rischi non modificabili:

Familiarità
presenza nelle famiglie di più componenti, madre, sorella, zia, nonna con un vissuto di tumore al seno e/o ovaio

Neoplasia e trattamenti pregressi
tumore all'utero o all'ovaio, lesioni preneoplastiche della mammella, radioterapia della parete toracica

Mutazioni di specifici geni
alcune mutazioni a carico di specifici geni esempio BRCA e BRCA2). Se ereditate, aumentano il rischio di sviluppare un tumore alla mammella o all'ovaio

Età
la probabilità di ammalarsi di tumore al seno aumenta con l'aumentare dell'età, ma oggi circa il 60% dei tumori al seno viene diagnosticato a donne di età inferiore ai 55 anni.
Il programma di screening della regione Emilia-Romagna propone la mammografia ogni anno alle donne fra i 45 e 49 anni perché la densità dei seni limita la possibilità di individuare alterazioni sospette.

Storia riproduttiva
prolungata esposizione ad estrogeni e progesterone; nessuna gravidanza o prima gravidanza oltre i 35 anni; non allattamento al seno.

La prevenzione secondaria
ha l'obiettivo di ottenete la diagnosi il più precocemente possibile. La scoperta del tumore, in genere con la mammografia e l'ecografia nella sua fase iniziale permette terapie meno aggressive e maggiori possibilità di guarigione.


Intervenire su fattori di rischio modificabili (prevenzione primaria)

. Obesità: nel tessuto adiposo in eccesso vengono prodotte maggiori quantità di insulina e di estrogeni in grado di stimolare la proliferazione cellulare
. Scarsa attività fisica: un regolare esercizio fisico favorisce aumento delle difese immunitarie e restituisce all'organismo equilibrati rapporti ormonali
. Scarso consumo di frutta fresca e verdura: il consumo regolare di frutta fresca, verdura, olio extra vergine d'oliva riducono il rischio
. Alcool: il rischio di tumore al seno aumenta proporzionalmente al quantitativo assunto
. Fumo: il rischio sembra aumentare nelle fumatrici

Modificare gli stili di vita significa eliminare quei fattori di rischio da cui dipendono oltre il 20% dei tumori al seno.
Per tale ragione, il mondo scientifico considera il controllo dello stile di vita - praticare una regolare attività fisica, controllare il peso corporeo, limitare il consumo di alcool, scegliere con cura la propria alimentazione e regolamentare l'assunzione di terapia ormonale dopo la menopausa, uno strumento valido per la prevenzione del carcinoma mammario, efficace e raccomandabile.

La prevenzione primaria e secondaria costituiscono l'arma vincente nella lotta contro il cancro al seno.


SEI UNA SIGNORA MATURA

Ecco cosa puoi fare per ridurre il rischio di tumore al seno:

Oltre a tenere sotto controllo i fattori di rischio puoi:

1. Aderire alla campagna di screening della regione Emilia-Romagna che offre alle donne dai 50 ai 74 anni la possibilità di effettuare gratuitamente la mammografia ogni 2 anni.

2. Prestare attenzione nell'intervallo di tempo tra due esami mammografici a eventuali cambiamenti del seno e riferirli al proprio medico di fiducia.

3. Dopo i 74 anni non abbandonare l'esecuzione della mammografia biennale e concordare un programma individuale di diagnosi precoce con il proprio medio o un esperto in senologia


NOTA BENE: le informazioni in questa pagina non possono sostituire il parere e le spiegazioni del tuo medico.